martedì 21 settembre 2010

Libertà


Sono libero. Come la foglia d'autunno
sono libero di cadere giù.

Sono libero di amarti in lontananza
e credere che tu non lo faccia più.

Sono libero di ammirare altre donne,
e come sempre pensare che tu sia la migliore.

Sono libero di voler farmi del male,
perché so che, ora, non ti farà soffrire.

Sono libero di parlare con un cuore di velluto,
e non sentirmi folle, perché folle è ciò che sono.

Sono libero di decidere con chi dormire
e alla fine decido sempre di dormire da solo.

Sono libero di non dovere spiegazioni
e invece cerco sempre di darmene qualcuna.

Sono libero di credere che sia un errore
e un istante dopo di credere il contrario.

Sono libero di credermi un idiota,
perché penso che per noi due si poteva far di più.

Sono libero, perché più nessuno sguardo
mi emoziona come faceva il tuo.

Sono libero di dare il mio significato,
al fatto che tu non mi voglia più.

Sono libero di cercare il tuo sorriso
e quando l'ho trovato, poi, non volerlo più.

Sono libero di fissare una tua foto
e sapere che per me ha un altro significato.

Sono libero di aver paura di parlarti,
perché forse tu non vuoi parlarne più.

Sono libero di volerti raccontare
le cose che da me avresti voluto sentire.

Sono libero di non voler essere pesante,
perché toglierti il respiro sarebbe togliermi la dignità.

Sono libero e forse non lo sono,
perché reprimo i sentimenti per renderti libera.

Sono libero di sognare il tuo ritorno,
anche se convinto che non torneresti più.

Sono libero e lo sono sempre stato,
perché come sempre, scelgo di amare te.

sabato 25 aprile 2009


Guardare la tua immagine è una ventata di aria fresca.
Una luce bellissima e malinconica si accende nei miei occhi. Penso.
Mi giungono alla mente.. ricordi di un amore clandestino, passionale,
giocoso, istintivo, sincero.. un amore rivoluzionario.
Ti rivedo, con il dito indice puntato sull'ultimo pezzo del puzzle... mi sorridi, lo hai finito.
Io sono quel puzzle, impaziente di sentire il nostro contatto, di essere completato.
Guardo la nostra foto sul mio armadio, l'istante dell'inizio è lì, catturato.
Questi giorni corrono piano ma inesorabili, ora solo aspetto il vero "tempo vissuto".
Solo attendo il nostro nuovo inizio.

venerdì 17 aprile 2009

Volerti accanto..


In una notte di solitudine ti ho rivista, mio amore.
Ti ho sentita chiamarmi vanamente, in lontananza, come quando le rondini volteggiavano fuori dalla mia finestra. E non c'erano più, quando l'aprivo.
Mi hai chiamato col cuore, con l'anima, con l'amore.
Poi ti ho trovata, nel consueto modo, a cui non mi voglio abituare... un segnale arancione!
Ti ho sentita chiamarmi nel sonno, ma i miei occhi erano pesanti...
e dormire ora non mi è dolce pensando a te, che non sei qui.
E a me, che non sono al tuo fianco.

Te quiero..

mercoledì 1 aprile 2009

Occhi lucidi di lacrime sorridenti


Una settimana e tante emozioni.
Un'attesa stressante, un areoporto, porte scorrevoli.
Un evento importante, formale, ambiente familiare.

La settimana scorre veloce, tra un abbraccio felice e uno malinconico, tra parole già dette e altre invece, mai lette. Tutto succede per caso, ma ha un odore che non mi è nuovo.
Mi trovo ad aspettare impaziente, il suo viso che compare dietro una porta, sorridente, raggiante come sempre. Abbracciarla è come nascere nuovamente, far rivivere quella parte di me che in sua assenza si congeda, per ritornare sempre dietro la stessa porta. Sono attimi, sono sorrisi, sono sguardi che ci rendono una cosa sola, e cancellano tutto il resto. Ma non il pudore.

Poi svegliarsi una mattina, imbattendosi in mille emozioni... fare l'amore, un amore meraviglioso! E vivere immediatamente dopo, un'altro amore sulla prorpia pelle, sui propri occhi, sulle proprie guance. Un amore fraterno. Rifugiandosi nel solito abbraccio, sincero, delicato, meraviglioso!

Ricordo solo attimi. Il cuore che rimbomba nel mio petto durante l'esposizione, la saliva che scompare dalla mia bocca, il silenzio più profondo attorno a me. Poi ad un tratto tanti flash di affamate macchine fotografiche, numeri che rimbombano nella sala, fischi, applausi e un nodo in gola che mi fa stare bene. Vedo loro contenti, orgogliosi. E mi sento diventare felice.

Passano le ore, si sommano carezze ad altre carezze. Baci accennati, sensuali, ad altri baci, passionali. Ci uniamo in una cosa sola, forte, travolgente. Prendiamo le nostre esistenze e le rendiamo amore. Poi di colpo, mi ritrovo come sempre rifugiato in quell'abbraccio. Sono ancora lì, con lei, in mezzo a gente di passaggio. In un niente tutto scompare. Tranne il pudore. Sono lì, e in parte ci rimango. Fino alla prossima volta, che si aprirà quella porta.

martedì 24 marzo 2009


Benvenuti in Ecosistema, questo blog è nato per essere alimentato, trasformato, consumato, e decomposto, per poi rigenerare altra materia. Come un vero ecosistema, questo vuole essere un sistema aperto, in equilibrio dinamico.
"Un'altro aspetto rasserenante della natura è la sua immensa bellezza, è lì per tutti. Nessuno può pensare di portarsi a casa un'alba o un tramonto."
Tiziano Terzani